I coccidi sono parassiti intestinali microscopici, costituiti da una singola cellula, che si localizzano nell’intestino degli animali che parassitano. Si possono rilevare con i comuni esami delle feci, come i vermi, anche se non sono vermi e non sono sensibili ai comuni farmaci contro i vermi intestinali.
Escono dall’organismo dell’animale parassitato con le feci e contaminano il terreno; dopo essere rimasti nell’ambiente per alcuni giorni diventano infettanti, ossia in grado di stabilirsi in un nuovo ospite, se vengono ingeriti accidentalmente quando l’animale si lecca per pulirsi. I coccidi infettano e si replicano nelle cellule intestinali, danneggiandole, e causano diarrea, talvolta grave ed emorragica, e disidratazione.
Sono colpiti in modo più grave i gattini e i cuccioli in tenera età, che senza cura possono anche morire a causa della disidratazione e delle infezioni secondarie da parte dei batteri intestinali.
Per gli animali adulti e in buone condizioni la coccidiosi non rappresenta un pericolo.
Poiché i coccidi sono invisibili a occhio nudo, l’unico modo per diagnosticarli è eseguire un esame microscopico delle feci, un tipo di test molto importante in ogni caso di diarrea. I coccidi possono essere emessi con le feci in modo intermittente, perciò un singolo test sulle feci negativo non esclude la presenza del parassita. In caso di dubbio, quindi, si può ripetere l’esame, o eseguire direttamente il trattamento.
Vi sono molti tipi di farmaci in grado di combattere efficacemente questo parassita. Oggi è disponibile un farmaco, il Procox, che è efficace più rapidamente e con un numero di trattamenti (1-2) molto più ridotto dei tradizionali sulfamidici, che vanno somministrati per almeno 7-10 giorni continuativamente. È anche importante rimuovere le feci dal giardino, prima che i parassiti che contengono possano contaminare l’ambiente.

Coccidio di cane visto al microscopio
Il successo della terapia va confermato con esami di controllo delle feci che servono a verificare che il parassita non sia più presente. Si tratta, infatti, di un organismo che a volte non è facile eliminare dall’animale infestato.
I tipi di coccidi che colpiscono cani e gatti sono specifici, cioè non si trasmettono ad altre specie e neppure alle persone, per le quali gli animali infetti non rappresentano alcun pericolo. Inoltre, i coccidi dei cani non sono pericolosi per i gatti e viceversa.