La formazione di calcoli a carico dell’apparato urinario nei conigli da compagnia è piuttosto comune ed è favorita dalla presenza fisiologica di grandi quantità di calcio nell’urina. La causa precisa è però tuttora oscura e comprende probabilmente più fattori (alimentari, ambientali, infettivi…).
I calcoli possono formarsi o localizzarsi in qualunque punto dell’apparato urinario: reni, ureteri, vescica e uretra. Possono essere presenti più calcoli e in diverse localizzazioni.
I calcoli renali possono essere accompagnati da insufficienza renale. Se di piccole dimensioni, possono passare dal rene all’uretere e finire in vescica. I calcoli vescicali a loro volta possono finire nell’uretra, ostruendola in modo parziale o completo, o venire espulsi spontaneamente.

Radiografia di una coniglia con un voluminoso calcolo nell’uretra

Il calcolo è stato espulso spontaneamente
Per identificare la presenza di calcoli il veterinario esegue delle radiografie di tutto l’apparato urinario, dai reni all’uretra. Può essere utile per la diagnosi anche l’esame ecografico.
Gli esami del sangue permettono di valutare la presenza di disidratazione o insufficienza renale; l’esame dell’urina di eventuali infezioni delle vie urinarie.
La terapia varia secondo la localizzazione, il numero e la dimensione dei calcoli. I calcoli dell’apparato urinario del coniglio hanno la tendenza a riformarsi, cosa che va tenuta presente se si decide di intervenire chirurgicamente, sopratutto a livello renale. Nel caso di calcoli vescicali è preferibile la loro asportazione chirurgica. I calcoli uretrali a volte vengono espulsi spontaneamente e, se sono localizzati vicino all’apertura dell’uretra, a volte possono essere spinti fuori manualmente. In caso di ostruzione uretrale completa devono essere asportati chirurgicamente quanto prima.

Radiografia di una coniglia con numerosi calcoli vescicali

I calcoli dopo la loro rimozione chirurgica
Anche piccoli calcoli ureterali a volte vengono espulsi spontaneamente, soprattutto se si effettua una terapia reidratante, anche per via sottocutanea, per alcuni giorni.
Se si decide di intervenire chirurgicamente a livello renale, è necessario assicurarsi che il rene controlaterale sia funzionante.