La toxoplasmosi è una malattia causata da un parassita microscopico detto Toxoplasma gondii; nel coniglio è rara. E’ provocata dall’ingestione del parassita presente nelle feci dei gatti, che per divenire contaminanti devono rimanere nell’ambiente almeno due giorni. La maggior parte delle infestazioni sono asintomatiche, vale a dire che il coniglio, pur assumendo il parassita, non presenta alcun sintomo. La forma clinica si può manifestare con mancanza di appetito, febbre e morte, o possono comparire segni di tipo neurologico: incoordinazione, tremori, paresi degli arti. Il coniglio da compagnia infetto non rappresenta mai un rischio per le persone perché non può diffondere il parassita con le feci come fa il gatto e il contagio può avvenire solo con il consumo della carne poco cotta (!).
La diagnosi è difficile. Si può sospettare la malattia se il coniglio è venuto a contatto con feci di gatto. È disponibile un esame specifico eseguito da un campione di sangue, ma se risulta positivo indica solo l’esposizione al parassita e non conferma che sia il toxoplasma il responsabile dei sintomi. Per la diagnosi di certezza è necessario l’esame istologico del tessuto cerebrale.
Il trattamento si effettua con la somministrazione di vari tipi di antibiotici.