Nel cane e nel gatto possono esser presenti una serie di patologie dell’apparato cardiovascolare presenti fin dalla nascita; alcune di queste si trasmettono per via ereditaria poiché sono causate da una mutazione genetica che passano dai genitori ai figli. Possono presentarsi fin dai primi mesi di vita o quando l’animale è maturo.
Oggi molti studi hanno premesso di conoscere l’ereditarietà e la predisposizione di alcune razze verso alcune patologie cardiache. Le principali malattie cardiovascolari con base genetica sono:
- stenosi subaortica
- stenosi della valvola polmonare
- dotto arterioso pervio
- displasia della tricuspide
- miocardiopatia dilatativa
- endocardiosi mitralica
- patologie del ritmo
Nel gatto si aggiungono anche la miocardiopatia ipertrofica e difetti del setto interventricolare e interatriale.
Le principali razze canine predisposte allo sviluppo di cardiopatie ereditarie sono: boxer, dobermann, alano, labrador, golden retriever, terranova, cavalier king charles spaniel, bulldog inglese, bouledogue francese, beagle, irish wolfhound, bassotto, barboncino, barbone, cane d’acqua portoghese.
Tra le razze di gatti risultano essere più affette da patologie congenite/ereditarie i main coon, i ragdoll, gli sphinx, i persiani, i british shortihair ma anche molti gatti comuni europei.
Riconoscere e diagnosticare queste patologie il più precocemente possibile è di fondamentale importanza:
- nei soggetti riproduttori per poter selezionare gli individui sani, che avranno quindi figli sani
- nei cani d’affezione per poter intervenire farmacologicamente o con chirurgie mini invasive ove possibile, prima della comparsa dei sintomi dello scompenso cardiaco.
Allo scopo di sensibilizzare e responsabilizzare i proprietari sull’importanza della diagnosi precoce di queste malattie è nato l’Osservatorio delle malattie cardiovascolari del cane e del gatto, che ha anche e soprattutto l’intento di monitorare, su base nazionale, l’andamento di tali patologie.
“L’osservatorio ha la sua espressione istituzionale nell’FSA (Fondazione Salute Animale), attraverso la quale è possibile centralizzare i dati ottenuti garantendo omogeneità ed equità di servizio da parte di tutti quei Medici Veterinari ritenuti idonei al controllo delle malattie cardiovascolari per le quali viene richiesto un servizio di monitoraggio dalle singole organizzazioni di razza e/o dell’ENCI.”(www.fondazionesaluteanimale.it)
L’esame ecocardiografico è una tecnica diagnostica non invasiva attuabile solo attraverso macchinari espressamente dedicati; non comporta alcuno stress nel paziente e ha una durata di circa 30 minuti, tempo in cui il paziente sta comodamente sdraiato in decubito laterale su un tavolo ecocardiografico apposito.
Gli esami vengono eseguiti con il paziente sveglio in una sala dedicata e in un ambiente confortevole. Il proprietario può assistere all’ esame ed anzi spesso è richiesta la sua presenza per star vicino al paziente e tranquillizzarlo.
Al termine dell’esame viene rilasciato un referto ecocardiografico con valore ufficiale da poter inserire tra i documenti del pedigree. La durata di validità del referto varierà in base alla patologia accertata.
Dott.ssa Giulia Pisani
Medico Veterinario
Master Diagnostica per Immagini del cane e del gatto
Diploma Nazionale Ecografia Veterinaria Siumb
Gpcert Cardiology
Referente FSA/ENCI
Iscr. Albo BO n. 1687