La filariosi cardiopolmonare è una malattia causata da un parassita vermiforme detto Dirofilaria immitis. La malattia, comune nel cane soprattutto nel Nord Italia, può colpire altri animali e tra questi il furetto, in cu la malattia è sovrapponibile a quella del cane. La filariosi è trasmessa dalle zanzare che pungendo il furetto gli inoculano delle larve microscopiche; nel corso di alcuni mesi queste larve migrano attraverso i tessuti, raggiungono i vasi sanguigni e da qui raggiungono il cuore, in cui si insediano crescendo fino a diventare lunghe diversi centimetri. Diventate adulte, le filarie ostacolano l’attività del cuore e i danni che provocano sono tanti più gravi quanto più numerose sono. Il furetto ha un cuore relativamente piccolo ed è sufficiente una sola filaria per causare sintomi gravi.
Nel furetto la filariosi cardiopolmonare causa debolezza, mancanza di appetito, tosse e insufficienza cardiaca. Come nel cane la diagnosi si può effettuare con un test condotto dal sangue, mentre radiografie ed ecocardiografia permettono di valutare la gravità delle lesioni.
Per la terapia si possono utilizzare diversi prodotti, il più sicuro dei quali sembra essere la moxidectina ritardo (Guardian®), lo stesso prodotto usato per la prevenzione nel cane, che si somministra per iniezione una volta.
Dove la filariosi è presente è importante effettuare la prenvenzione anche nel furetto. Ciò si può fare con la somministrazione mensile (dalla primavera all’autunno) di un farmaco per bocca o con fiale da applicare sulla pelle, o con un’iniezione che dura un anno. Quest’ultima soluzione è particolarmente pratica.