Le infezioni batteriche delle vie urinarie possono interessare i reni (pielonefrite) o la vescica (cistite); nel furetto le forme primarie sono poco comuni. Nella maggior parte dei casi la cistite è secondaria all’aumento di volume della prostata (iperplasia prostatica) causata dalla malattia surrenalica o alla presenza di calcoli urinari. I sintomi di cistite comprendono difficoltà e dolore a urinare, urinazione frequente, gemiti durante la minzione, perineo imbrattato di urina, presenza nell’urina di sangue o pus, urinazione in posti insoliti.
La pielonefrite è generalmente conseguenza di un’infezione urinaria che origina dalla vescica o di una setticemia; se non trattata, causa insufficienza renale e morte. Non ha sintomi specifici; si manifesta con depressione, febbre, anoressia e dolore alla palpazione renale.
Diagnosi
La diagnosi di infezione delle vie urinarie si basa sull’esame delle urine e la coltura urinaria. L’esame radiografico o ecografico sono utili per evidenziare eventuali calcoli o alterazioni della prostata che possono essere concomitanti alla cistite.
Terapia
In attesa del risultato della coltura urinaria si somministrano antibiotici a largo spettro in grado di concentrarsi nell’urina. La terapia antibiotica deve durare almeno tre settimane; 5-7 giorni dopo la sua interruzione è opportuno ripetere l’esame colturale. Si devono inoltre somministrare analgesici e liquidi per la reidratazione. Se il furetto è anoressico si effettua l’alimentazione assistita.