L’insulinoma è un tumore che coinvolge un tipo di cellule del pancreas, dette cellule beta, che hanno la funzione di produrre insulina, uno degli ormoni che regolano il livello di zucchero nel sangue. Nel furetto è un tumore piuttosto comune: rappresenta un quarto di tutti i tumori che colpiscono i furetti allevati negli USA.
I furetti colpiti hanno mediamente 5 anni, anche se il range può andare da 2 a 7 anni. Spesso i furetti con insulinoma presentano in contemporanea anche la malattia surrenalica.
Il tumore causa un’eccessiva produzione di insulina, che a sua volta determina un eccessivo abbassamento di glucosio nel sangue (ipoglicemia), responsabile dei sintomi. I valori di glicemia variano notevolmente nel corso della giornata, per cui la sintomatologia va e viene.
L’inizio della malattia è piuttosto subdolo e si manifesta con sintomi vaghi e poco appariscenti; a volte si nota che il furetto fissa il vuoto per alcuni secondi, per poi tornare normale, o che ha difficoltà a svegliarsi. Il decorso è lento e progressivo. Con il passare delle settimane e dei mesi compaiono attacchi periodici di nausea (che si manifesta con eccessiva salivazione e sfregamento del muso), incoordinazione, debolezza delle zampe posteriori, convulsioni, coma. Alla fine gli attacchi di ipoglicemia diventano così gravi e prolungati da determinare lesioni cerebrali e infine la morte.
Diagnosi
La diagnosi si basa sulla determinazione dei valori di glicemia eseguiti su un campione di sangue prelevato dal furetto dopo 4-6 ore di digiuno. Se i segni clinici sono compatibili e non vi sono altre possibili cause di ipoglicemia, sotto certi valori di glicemia la diagnosi è praticamente certa.
A causa delle piccole dimensioni che hanno in genere questi tumori pancreatici, l’esame radiografico non è di aiuto nella diagnosi e raramente lo è l’esame ecografico.
Terapia
Il trattamento può essere medico, chirurgico o entrambi combinati.
L’insulinoma è un tumore e, purtroppo, è spesso disseminato nel pancreas con diversi noduli, spesso microscopici. Per questo motivo il trattamento chirurgico è risolutivo solo in quei rari casi in cui sono presenti solo uno o più noduli rilevabili durante la chirurgia. Tuttavia, l’asportazione anche solo di una parte di tessuto tumorale spesso allunga i tempi di sopravvivenza anche se non elimina i sintomi. Se durante l’intervento chirurgico non si riesce a visualizzare il tessuto tumorale spesso si asporta un interno lobo pancreatico, nella speranza di rimuovere con questo anche del tessuto tumorale microscopico. Se vogliamo dare un’occhiata alle statistiche, vediamo che i tempi di sopravvivenza media dal momento della diagnosi sono con la sola terapia medica di 186 giorni, mentre con l’asportazione dei noduli tumorali sono di 456 giorni e se si asporta interamente un lobo del pancreas sono di 668 giorni.
Il trattamento medico consiste nella somministrazione di un farmaco cortisonico, il prednisolone, perché ha l’effetto di aumentare la glicemia. Si somministra inizialmente una dose piuttosto bassa e la si aumenta gradualmente man mano che questa non è più sufficiente a controllare i sintomi.
Nel controllo dei sintomi è molto importante che il furetto segua una dieta adeguata. Deve poter fare pasti piccoli e frequenti con alimenti commerciali di ottima qualità, ricchi di proteine animali e poveri di carboidrati; il cibo deve sempre essere lasciato a disposizione. Si devono evitare completamente alimenti e snack contenenti zuccheri e altri carboidrati. Come premi occasionali si possono offrire carne, uova e omogeneizzati di carne.
È importante avere in casa del miele o dello sciroppo di glucosio (Nutrical®) da utilizzare prontamente in caso si verifichi un episodio di ipoglicemia (abbattimento, debolezza, nausea). Questi prodotti vanno applicati sulle gengive da dove possono essere assorbiti direttamente permettendo di aumentare prontamente la glicemia. Non si deve tentare di farli deglutire e occorre anche prestare molta attenzione a non farsi mordere. Si può utilizzare una siringa senz’ago con cui applicare un po’ di prodotto dopo aver scostato il labbro. Quando il furetto si è un po’ ripreso gli si deve offrire del cibo.
Se la situazione è grave e il furetto non risponde occorre portarlo immediatamente dal veterinario, che somministra del glucosio direttamente in vena e che può controllare eventuali attacchi convulsivi.
Tranne i rari casi in cui l’intervento chirurgico permette di asportare tutto il tessuto tumorale, la malattia ha un decorso cronico e progressivo, fino al punto in cui gli attacchi di ipoglicemia non possono più essere controllati con farmaci e dieta. A questo punto è consigliabile l’eutanasia.