L’aumento di volume della milza nel furetto è una condizione molto frequente e nella maggior parte dei casi non è di per sé una patologia. Questa condizione accompagna molte malattie, in genere senza alcuna relazione diretta con la milza: infezioni respiratorie, patologie cardiache o gastrointestinali, insulinoma, malattia surrenalica. È molto più raro che l’aumento di volume sia causato da malattie primarie della milza come ascessi, tumori o torsione dell’organo.

Il veterinario durante la visita identifica facilmente l’aumento di volume (a volte davvero notevole) della milza, perché essa si palpa facilmente. Se il furetto è sano non è  necessario eseguire esami specifici, ma in caso di dubbio si possono fare vari test: esame radiografico, esame ecografico o agoaspirato (aspirazione di un campione di tessuto inserendo un ago nella milza direttamente attraverso la parete dell’addome), esami del sangue. Gli esami servono anche a stabilire le condizioni generali del furetto ed escludere patologie che possano secondariamente determinare la splenomegalia.

Non si sa esattamente cosa causi il forte aumento di volume di quest’organo che si accompagna altri stati patologici. Si sospetta che in molti casi possa essere una stimolazione immunitaria. Se l’aumento di volume è dato da processi patologici come tumori, oppure la milza è talmente ingrossata da causare disagio al furetto, si può pensare ad asportarla (intervento detto splenectomia). Prima occorre verificare che non esista una condizione di anemia, che può essere aggravata dalla rimozione della milza. Nella stragrande maggioranza dei casi tuttavia non è necessario prendere alcun provvedimento, ma limitarsi a tenere sotto controllo la condizione.