Quando un rettile si sviluppa nell’uovo si nutre grazie al sacco vitellino che contiene il tuorlo, come accade ai pulcini. Quando lo sviluppo è completo la tartarughina fora il guscio per respirare, ma resta dentro l’uovo fino a che non ha riassorbito completamente il tuorlo, che continua a nutrirla.
Questa piccola Geochelone elegans (una tartaruga terrestre asiatica) non riusciva a uscire dall’uovo perché il sacco vitellino si era rotto ed era rimasto incollato al guscio. Il proprietario l’ha estratta e ce l’ha portata. In questo caso il sacco vitellino va asportato perché essendo rotto può causare infezioni che poi possono penetrare nel corpo della tartaruga attraverso l’apertura ombelicale.

Il sacco vitellino è collegato all’ombelico e contiene il tuorlo, fonte di nutrimento per le piccole tartarughe. In questo animale il sacco vitellino si è rotto esponendo il tuorlo.
Effettuata una legatura alla base del sacco vitellino, lo abbiamo asportato. Non è necessario eseguire l’anestesia perchè il sacco vitellino non è un tessuto innervato e non ha sensibilità. Già il giorno dopo il residuo era completamente asciutto e la tartarughina aveva iniziato a mangiare.

Per prima cosa abbiamo rimosso il tuorlo

Abbiamo passato un filo da sutura attraverso il sacco vitellino

Eseguita la legatura vicino all’ombelico, il sacco è stato tagliato via

Il giorno seguente l’ombelico appare ben cicatrizzato e chiuso

La tartarughina ha iniziato a mangiare già il giorno dopo l’intervento