Origine
La gallina domestica deriva dall’addomesticamento di diverse specie di galliformi asiatici tra cui il Gallus gallus, detto anche gallo bankiva. Il nome scientifico del pollo è Gallus gallus domesticus. Le razze esistenti di polli sono molto numerose e si differenziano per taglia, colorazione e tipo di penne. Anche la produzione di uova e l’attitudine alla cova variano grandemente secondo la razza. La produzione di uova inizia a circa 4,5-5 mesi di età.
Motivi per tenere le galline come pet
- Sono intelligenti, simpatiche, divertenti e hanno una grande personalità
- Ci si affeziona alle galline come a qualunque altro pet
- Fanno le uova (fresche, organiche, a chilometro zero e cruelty free)
- Sono semplici ed economiche da mantenere
- Sono molto educative per i bambini
- Riciclano gli scarti alimentari
- Mangiano insetti, chiocciole e lumache ed erbacce, eliminando l’uso di pesticidi
- Producono un ottimo concime
- I gusci d’uovo sono un ottimo fertilizzante per il giardino e l’orto
Cosa considerare prima di iniziare a tenere galline
- Come tutti gli animali, richiedono cure e attenzioni per tutta la durata della loro vita
- Occorre recarsi al pollaio tutti i giorni, anche con la pioggia, il freddo o la neve
- Devono avere un ambiente protetto dai predatori e dalle intemperie
- L’allestimento iniziale del pollaio e del recinto può essere costoso
- Se lasciate libere in giardino, con il tempo rimuovo tutta l’erba per raspare in cerca di insetti
- Con l’avanzare dell’età la produzione di uova rallenta, ma non deve essere un motivo per liberarsi di loro
- Se si ammalano richiedono cure veterinarie, come tutti gli animali, che possono anche essere costose
- Durante le vacanze occorre che qualcuno si prenda cura di loro
- I galli hanno un canto molto forte e disturberebbero il vicinato. Non c’è modo di impedire loro di cantare all’alba.
Caratteristiche fisiche
Mediamente la longevità è di 10-11 anni. La capacità di volo è in genere piuttosto limitata, anche se le razze più piccole e leggere possono compiere brevi voli.
La cresta e i bargigli hanno due funzioni: termoregolazione ed esibizione, quest’ultima tipica dei galli che infatti hanno una cresta più sviluppata che serve ad attirare le galline. La struttura della cresta è molto variabile secondo le razze.
Le galline compiono la muta una volta all’anno, in autunno. Durante la muta, che dura 3-5 settimane, cessa la produzione di uova, in quanto l’organismo è già impegnato nella produzione delle nuove penne.
Le galline hanno una pelle molto sottile sotto il piumaggio, al contrario è spessa e molto cheratinizzata sulle zampe. Non tutta la superficie del corpo è ricoperta di penne: vi sono aree naturalmente prive di penne, chiamate aptera. Non vanno confuse con un problema di salute: sono perfettamente simmetriche e la cute appare normale e totalmente priva di follicoli delle penne.
Le zampe e le dita sono ricoperte di scaglie e le dita hanno lunghe unghie con cui scavano il terreno.
Le galline sono onnivore. Come tutti gli uccelli, non hanno denti ma ingeriscono il cibo senza masticarlo. Alla base del collo è presente il gozzo, una sorta di magazzino dove il cibo viene inumidito, per passare poi nel proventricolo (lo stomaco ghiandolare) e quindi nel ventricolo (lo stomaco muscolare, dove l’alimento viene “macinato” con l’aiuto dei sassolini ingeriti). Segue l’intestino tenue, dove gli alimenti vengono assimilati, e nella parte terminale i ciechi, strutture dove la flora batterica digerisce la fibra per renderla disponibile per l’organismo della gallina.
Le galline hanno un’unica apertura per l’eliminazione di feci e urine e per l’accoppiamento, detta cloaca. Anche le uova vengono emesse attraverso la cloaca.
Le galline sane producono deiezioni compatte, composte da una parte scura, verde o marrone (le feci vere e proprie) e una bianca (gli urati, prodotti dai reni). Producono anche un altro tipo di materiale fecale, proveniente dai ciechi, che è marrone o giallo, acquoso e tenero, con un forte odore, e non va confuso con la diarrea. Viene prodotto ogni 8-12 feci normali.
Gestione
Il pollaio
Le galline hanno bisogno di un ricovero contenente un nido per deporre le uova e un posatoio in cui dormire la notte. I pollai possono esseri fatti in casa oppure comprati già fatti. In rete sono visibili molti modelli di pollai adatti a contenere 2-3 galline.
Il nido è indispensabile per incoraggiare le galline a deporre le uova dove possano restare pulite ed essere trovate facilmente. Si possono utilizzare cassette di legno ben imbottite di paglia o fieno puliti e asciutti.
I nidi vanno posti ad almeno 20 cm dai posatoi per evitare che le feci vi cadano dentro. Se il materiale del nido si sporca di feci o uova rotte va sostituito. Il nido va posto in un angolo buio del pollaio. Molti pollai in vendita hanno la cassetta nido esterna, da cui le galline accedono dall’interno, ma con uno sportello per raccogliere le uova da fuori senza disturbare le galline dentro il pollaio.
Il posatoio può essere ricavato da una vecchia scala o da qualunque altro materiale abbastanza robusto da reggere il peso e permettere alle zampe di afferrarsi saldamente, senza elementi ruvidi o taglienti che possano ferirle. Il legno è preferibile mentre materiali lisci come tubi di metallo o pvc non vanno bene. Ogni gallina deve avere almeno 20-25 cm (secondo la taglia) di trespolo. I trespoli vanno posti a 60 cm dal pavimento. Più trespoli possono essere sistemati a mo’ di scala a 30 cm di distanza, perché le galline possano salire da uno all’altro.
Il ricovero deve essere termicamente isolato, per tenerle fresche d’estate e al caldo d’inverno, senza correnti d’aria ma ben aerato. La temperatura ideale per le galline è di 18-24°C. Le galline non sudano. Al di sopra dei 29°C iniziano ad ansimare per disperdere il calore, bevono di più per prevenire la disidratazione e mangiano meno per produrre meno calore corporeo. Al di sopra dei 35°C possono morire per un colpo di calore. L’effetto deleterio delle alte temperature è tanto maggiore quanto più alta è l’umidità. Nella stagione fredda mangiano di più per produrre più calore. Le galline sopportano bene il freddo se hanno un pollaio ben isolato termicamente e al riparo dalle correnti d’aria. Al contrario soffrono il caldo contro cui non hanno protezione. Il recinto deve essere ombreggiato durante l’estate. L’ideale è che sia presente un albero a foglie caduche, in modo che d’inverno possano godere dei raggi del sole.
Il pollaio deve essere apribile per essere ispezionato e pulito e facile da igienizzare. Le galline devono inoltre avere libero accesso a un terreno in cui razzolare, protetto da una recinzione che impedisca l’accesso ai predatori. La rete deve essere interrata possibilmente per almeno 30 cm. Idealmente, ogni gallina deve avere a disposizione un metro quadro di ricovero e due metri quadri di terreno per il pascolo, ma se il terreno è maggiore tanto meglio.
Un angolo del recinto deve contenere della sabbia per permette di fare il bagno di sabbia, molto importante per il benessere fisico e come arricchimento ambientale. Un recipiente per il cibo e uno per l’acqua completano i requisiti di gestione.
I pulcini hanno bisogno di calore e per tenerli protetti è bene allevarli in una gabbia riscaldata con una lampada a raggi infrarossi. Sul fondo si mette del materiale non scivoloso come segatura o trucioli, da tenere molto pulito per evitare formazione di muffe.
Le galline devono poter dormire indisturbate al buio completo almeno otto ore per notte. Producono melatonina, un ormone importante per il sistema immunitario, solo durante il buio.
Compagnia
Le galline sono molto sociali e vivono insieme in gruppo. Sono in grado di distinguere perfettamente e riconoscere gli altri membri del gruppo (riconoscono anche le facce umane). All’interno del gruppo formano un ordine gerarchico ben definito, detto “ordine di beccata”. I soggetti dominanti hanno accesso prioritario al cibo e ai nidi.
Le galline non vanno mai tenute da sole. La solitudine può causare stress e quindi immunosoppressione, favorendo l’insorgenza di malattie, oltre che portare a sofferenza psichica. Per lo stesso motivo una gallina non dovrebbe mai essere separata dal gruppo, a meno che non sia gravemente ammalata. La separazione può anche alterare la scala gerarchica e causare aggressioni quando la gallina viene riportata nel gruppo. La situazione può essere gestita meglio separando due galline insieme. Va considerato che se una gallina mostra segni di malattia infettiva, a quel punto tutto il gruppo può essere stato a contatto con l’agente infettivo e isolarla può essere inutile.
Introduzione in un gruppo
Prima di introdurre nuove galline è importante stabilire un periodo di quarantena, tenendole isolate per verificare che siano sane. Un periodo minimo dovrebbe essere di due settimane. Le nuove galline vanno esaminate con cura per osservare se ospitano parassiti esterni e idealmente si dovrebbe effettuare un esame delle feci per la ricerca dei parassiti intestinali.
Dovendo introdurre nuovi animali in un gruppo già stabilito, si verificano meno aggressione se gli animali vengono aggiunti in coppia. Inoltre l’introduzione è facilitata se vengono inseriti nel gruppo di notte. In ogni caso è bene controllare il comportamento delle galline e intervenire in caso di attacchi gravi.
Un altro metodo consiste nel sistemare le nuove galline in un recinto accanto a quello delle vecchie galline in modo che possano vedersi ma non entrare in contatto diretto. Dopo circa una settimana si permette alle galline nuove di uscire dal loro recinto e avvicinarsi all’altro gruppo. Può esserci qualche piccolo screzio per stabilire la nuova gerarchia, dopo di dovrebbe ristabilirsi la pace. Se una gallina viene ferita, va subito isolata nel recinto fino a che le ferite non si sono rimarginate, per evitare conseguenze più gravi.
Predatori
I cani possono rappresentare un grave pericolo e non vanno lasciati incustoditi con le galline se non sono assolutamente affidabili e ben addestrati. Inoltre possono rincorrerle, spaventarle e stressarle anche senza ucciderle. Gli uccelli da preda possono razziare soprattutto i pulcini e i giovani attaccandoli dall’alto. Se nella zona sono presenti rapaci, il recinto delle galline deve essere protetto con una robusta rete anche in alto. Le volpi rappresentano un grave pericolo. Se entrano in un pollaio non si limitano a uccidere una preda ma possono fare strage di tutto il gruppo di galline.
Alimentazione
La base dell’alimentazione consiste nei mangimi formulati, che variano secondo l’età e l’eventuale produzione di uova: starter per i pulcini, seguito da mangime di accrescimento, quindi mangime di mantenimento e per ovaiole quando le galline entrano in produzione. Questi tipi di mangime differiscono notevolmente per livelli di proteine, calcio e calorie. Si devono scegliere mangimi privi di farmaci quali coccidiostatici o antibiotici. Il mangime va conservato con cura, in modo che non vada incontro alla formazione di muffe che possono veicolare pericolose tossine.
Le galline sono onnivore (in pratica mangiano qualunque cosa) e in aggiunta al mangime si possono offrire una varietà di alimenti (verdure, pasta e altri scarti della tavola) o lasciare che si alimentino di piante e invertebrati che trovano razzolando (sono molto ghiotte di lombrichi, chiocciole e insetti). Razzolando, le galline ingeriscono anche sassolini che aiutano nella digestione del cibo. Si possono offrire gusci d’uovo come fonte di calcio, un elemento molto importante per sostenere la produzione di uova. Per fornire un’alimentazione equilibrata e prevenire carenze la dieta deve essere rappresentata per la maggior parte da un mangime adeguato.
Le galline devono sempre avere a disposizione acqua fresca e pulita. In assenza di acqua si disidratano rapidamente. In estate è importante che l’acqua sia molto fresca per incoraggiare le galline a bere; va posta all’ombra e cambiata di frequente. In inverno va invece offerta acqua tiepida almeno due volte al giorno.
Cosa dice la legge
Un privato può tenere fino a dieci galline senza obbligo di permessi (se non intende vendere uova o galline). Per precauzione, tuttavia, si può chiedere all’Asl se esistono obblighi o regolamenti specifici della zona dove si vive. Occorre rispettare una distanza dal confine del vicino di almeno 10 metri, per problemi di igiene e cattivi odori. È indispensabile che il pollaio venga tenuto assolutamente pulito, ma quando si allevano due o tre galline da compagnia questo non costituisce un grosso problema.
Malattie
Malattia di Newcastle (pseudopeste aviare)
Micosi cutanea (favo o dermatofitosi)