Gli ascessi sono infezioni localizzate costituite da una capsula che circonda del pus, solitamente di consistenza solida. Sono in genere localizzati a livello cutaneo, ma possono colpire anche l’interno della bocca e talvolta gli organi interni. I batteri che causano l’ascesso possono giungere direttamente nell’area colpita tramite ferite, morsi, parassiti (acari e zecche), oppure attraverso il circolo sanguigno. In quest’ultimo caso sono spesso presenti segni di setticemia (infezione generalizzata) come abbattimento e anoressia.
Se l’ascesso compare accanto ad una struttura ossea (ad esempio su un arto, sulla mandibola o accanto alla spina dorsale) il veterinario esegue anche un esame radiografico per verificare se il tessuto osseo è coinvolto nell’infezione, cosa che renderebbe la guarigione più difficile.
Il trattamento si esegue in anestesia (di solito totale, talvolta locale). Secondo i casi l’ascesso può essere asportato completamente con la sua capsula (opzione preferibile) oppure inciso, svuotato del pus e lavato con soluzioni antisettiche. Se l’asceso riguarda un arto e ha coinvolto anche le strutture ossee a volte la scelta migliore è l’amputazione. Secondo i casi si effettua anche la somministrazione di antibiotici. È sempre preferibile inviare al laboratorio il materiale asportato, per poter verificare qual è l’antibiotico più efficace da impiegare.
Le seguenti foto illustrano alcuni casi di ascessi in sauri e serpenti.