Classificazione
- Sottordine Cryptodira
- Superfamiglia Testudinoidea
- Famiglia Emydidae
- Sottofamiglia Emydinae
Comprende numerose sottospecie.
Origine e habitat naturale
La tartaruga palustre europea ha un vasto areale di distribuzione: dal mar Caspio verso la Turchia a ovest e l’Europa dell’Est fino alla Lituania; Germania centrale, Grecia, Italia (comprese le isole), Francia centrale e meridionale, Corsica, Spagna, Portogallo, isole Baleari, Marocco, Algeria e Tunisia.
Occupa canali, laghi, paludi, stagni, ruscelli, in cui vi sia poca corrente, un fondo sabbioso o fangoso, e vegetazione abbondante. Talvolta si trova in acque salmastre.
Resta spesso nascosta tra la vegetazione della riva o sul fondo. Ama molto esporsi al sole, ma è una specie timida e si tuffa in acqua al minimo segno di disturbo.
Nella parte più settentrionale del range va in letargo d’inverno, mentre in quella più meridionale va in estivazione.
E’ carnivora e si nutre di insetti, molluschi, crostacei, pesci, anfibi, che caccia attivamente, anche fuori dall’acqua. Emys orbicularis risente negativamente della distruzione dell’habitat, dell’uso dei pesticidi e della competizione con la più aggressiva Trachemys scripta, tartaruga palustre americana che, abbandonata a migliaia ogni anno nei corsi d’acqua, si è riprodotta in modo incontrollato.
Descrizione
Il carapace, ovoidale e moderatamente appiattito, può arrivare a 23 cm (meno in alcune sottospecie). Nei neonati è presente una carena mediana e a volte due carene laterali, che però scompaiono con la crescita. Il colore è in genere nero con punteggiature o strie gialle, a volte marrone olivastro o marrone. Il piastrone è ampio e presenta una cerniera tra gli scuti pettorali e addominali, ed è connesso al carapace da tessuto legamentoso. La cerniera negli adulti è poco flessibile e non consente la completa chiusura. La colorazione del piastrone varia da completamente nera a marrone scuro a gialla con un bordo nero su ogni scuto.
La parte dorsale della testa non è divisa in scaglie. Il colore dell’iride varia secondo la località di provenienza: nei maschi può essere rossa, giallo-marrone, gialla o bianca, nelle femmine è in genere gialla, a volte bianca.
La colorazione della pelle varia da giallo marrone a nera, e può presentare punteggiature o strie gialle. Le dita sono palmate. La coda è relativamente lunga.

Carapace di adulto

Piastrone di adulto

Carapace di neonato

Piastrone di neonato
Dimorfismo sessuale
Nei maschi la coda è più spessa e la cloaca in posizione più distale, il piastrone concavo e le unghie incurvate. Nelle femmine il piastrone è piatto o leggermente concavo e le unghie sono dritte.
Mantenimento in cattività
I neonati e i soggetti giovani di Emys orbicularis vanno allevati in un acquaterrario fornito di una zona asciutta riscaldata, facilmente raggiungibile da una rampa, con una fonte di raggi UVA e UVB. La temperatura dell’acqua deve essere di 22-26°C e della zona emersa sui 30°C. L’acquario deve essere corredato di un buon sistema di filtraggio, oppure occorre cambiare l’acqua di frequente. Occorre sistemare dei nascondigli ed eventualmente si possono sistemare delle piante per fornire maggiore privacy.
Quando l’animale ha raggiunto le dimensioni di circa 8 cm la sistemazione migliore consiste in un laghetto con una zona asciutta soleggiata e delle piante che diano riparo. Non è una buona nuotatrice e occorre che la zona emersa sia facilmente raggiungibile tramite rampe.
Nella maggior parta del range E. orbicularis va in letargo, ma i soggetti allevati in cattività possono essere mantenuti in acquario riscaldato tutto l’inverno.
È una tartaruga molto longeva e in cattività può superare il secolo di vita.
Alimentazione
Può essere alimentata con pesciolini, insetti, larve, vermi, crostacei, chiocciole, lombrichi, cibo per trote. Si alimenta sia in acqua che fuori dall’acqua.
Legislazione
Emys orbicularis non è inserita in CITES e neppure negli allegati del Regolamento CE 2724/2000. Le sottospecie presenti in Italia sono però protette dalla Convenzione di Berna che ne vieta la cattura e la raccolta delle uova: non sono quindi legalmente detenibili. Sono tuttavia di libera vendita le sottospecie provenienti al di fuori della Comunità Europea. Questo può costituire un rischio per il patrimonio genetico delle nostre sottospecie, per il pericolo di fuga o di rilascio nell’ambiente di individui di altre sottospecie con cui si può incrociare alterando il patrimonio genetico.
Il Libro Rosso IUCN la classifica a basso rischio (LR).
Se si trova una Emys orbicularis in natura la si deve lasciare dov’è, a meno che non sia ferita o malata o non si trovi in una zona pericolosa per la sua incolumità. In tal caso si deve chiamare un centro per il recupero della fauna selvatica o il Corpo Forestale dello Stato.