muta disecdisi

In sauri e serpenti il ricambio della pelle non avviene come nei mammiferi, che eliminano in particelle microscopiche lo strato più superficiale. Questi rettili hanno un ricambio completo a cicli, detti muta, in cui tutto lo strato esterno viene via insieme (in un unico pezzo nei serpenti, in più pezzi nei sauri).

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Muta in un geco leopardo

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Muta in una iguana

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Pelle vecchia delle zampe anteriori di un geco leopardo

muta disecdisi

Muta in un serpente: la vecchia pelle viene via in un unico pezzo

muta disecdisi

Nei serpenti la muta avviene in un pezzo unico

La muta è condizionata da diversi fattori: l’ambiente (soprattutto l’umidità), la dieta e lo stato di salute generale. Anche lesioni della pelle (infezioni, ustioni, parassiti, ferite) possono interferire con la muta. I problemi di muta vengono detti disecdisi.

La disecdisi è particolarmente grave nei sauri con dita piccole, come i gechi, in cui la vecchia pelle ritenuta può strangolare le sottili estremità perché impedisce al sangue di arrivare. Di conseguenza le dita muoiono e si staccano. Lo stesso effetto si può avere sulla punta della coda e, nelle iguane, sulle spine della cresta dorsale. Nei serpenti può rimanere la parte di cute che forma l’occhiale, il rivestimento degli occhi, restando incollata strato dopo strato.

Poiché i serpenti iniziano la muta strofinando il rostro su un materiale ruvido per staccare la pelle, la mancanza nel terrario di oggetti adatti (rocce, rami) può causare disecdisi.

muta disecdisi

Pelle vecchia ritenuta a livello delle dita di un geco leopardo, bagnata per facilitare la sua rimozione.

muta disecdisi

Un pezzo di pelle vecchia ritenuta sulla testa, a causa di un’abrasione del rostro.

muta disecdisi

Disecdisi in un geco leopardo per errori di gestione

muta disecdisi

Disecdisi in un pitone reale

muta disecdisi

Disecdisi in un pitone moluro

muta disecdisi

Pitone con disecdisi immerso in acqua per facilitare la muta

Per rimuovere la pelle ritenuta il rettile va tenuto in un contenitore con dell’acqua (non tanto alta da rischiare l’annegamento) per parecchi minuti e si provvede poi delicatamente all’asportazione manuale. I serpenti possono essere fatti scivolare attraverso un asciugamano bagnato per rimuovere la pelle. In caso di ritenzione dell’occhiale occorre la massima prudenza perché si rischia di asportare la cornea, rendendo cieco il rettile. Per questo problema è meglio rivolgersi a un veterinario esporto in rettili.

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Occhiale ritenuta in un pitone reale

muta disecdisi

Aspetto dell’occhio dopo la rimozione degli occhiali ritenuti

muta disecdisi

Gli occhiali ritenuti che sono stati asportati