La cosiddetta malattia da fungo giallo è la malattia fungina più comune nei rettili in cattività, chiamata così perché causa una colorazione della pelle gialla o giallo-marrone. Può essere causata da varie specie di funghi, la più comune della quali nel pogona è Nannizziopsis guarroi. Data la sua diffusione viene sempre inclusa nella lista delle possibili diagnosi in ogni pogona che ha problemi di pelle.

Le lesioni iniziali nei pogona con la malattia da fungo giallo consistono in piccole croste gialle o marroni sulla superficie di alcune squame. Con il tempo le lesioni si allargano e si formano nuove lesioni. Le lesioni progressivamente si ispessiscono e diventano più scure.

malattia da fungo giallo pogona

Lesione crostosa e ispessita, nerastra, sull’angolo della mandibola (freccia rossa) e lesione più recente, ulcerata, sulla bocca (freccia bianca)

A volte il primo segno della malattia è dato da una muta anomala che lascia sul rettile residui di pelle, di aspetto ruvido e opaco, che non si sono staccati regolarmente. Altre volte i pogona infetti compiono mute continue.

Man mano che la malattia progredisce può diffondersi a polmoni, fegato, milza e ai cuscinetti di grasso dell’addome. Compaiono allora scarso appetito, perdita di peso e infine la morte.

La malattia da fungo giallo è contagiosa e si trasmette da un pogona all’altro sia attraverso il contatto diretto che attraverso l’aria. I giovani draghi barbuti sembrano essere più vulnerabili alla malattia rispetto agli adulti.

La comparsa della malattia può essere favorita dallo stress, come si verifica nei giovani tenuti in condizioni di scarsa igiene e sovraffollamento. Lo stress abbassa le difese immunitarie e inoltre ostacola la guarigione. Per questo motivo spesso sono colpiti i soggetti giovani presenti nei negozi o negli allevamenti. Anche piccole ferite, come graffi e morsi, frequenti nei sauri tenuti in gruppi numerosi, favoriscono l’attecchimento del fungo sulla pelle.

Il fungo che causa questa malattia però può colpire anche i rettili sani e con condizioni di allevamento ottimale. È infatti un cosiddetto agente patogeno primario, che non ha bisogno di fattori favorenti per causare malattia.

Diagnosi

Le lesioni cutanee non sono sufficienti ad emettere una diagnosi perché lesioni simili possono essere causate da altre malattie fungine, da infezioni batteriche o virali e da cause fisiche come le ustioni.  Normali pezzi di pelle vecchia che restano attaccati spesso hanno un aspetto giallastro, imitando l’aspetto della lesione da fungo giallo.

 La diagnosi richiede l’esecuzione di una biopsia (il prelievo di alcuni frammenti di pelle) e l’esame istologico condotto da un laboratorio.

Si possono anche effettuare esami del sangue e radiografie o esami ecografici per valutare meglio la salute del rettile ed escludere la diffusione del fungo agli organi interni.

Terapia

La malattia del fungo giallo è contagiosa per gli altri pogona e quindi l’animale infetto va tenuto in un terrario separato da tutti gli altri rettili eventualmente presenti.

Gli strati di pelle morta invasi dal fungo vanno asportati dal veterinario, perché isolano il fungo dall’azione dei farmaci. Le aree di pelle colpita vanno disinfettate e medicate con prodotti antifungini ma questa terapia da sola non è sufficiente. Occorre anche somministrare farmaci antifungini per bocca per periodi prolungati.

La malattia è spesso mortale perché il fungo invade gli organi interni; le probabilità di guarigione sono tanto maggiori quanto prima si inizia la terapia.

Prevenzione

Isolamento

Se in un gruppo di pogona uno sviluppa questa malattia occorre esaminare con attenzione tutti gli altri. Qualunque tipo di lesione cutanea va considerata sospetta e deve essere controllata dal veterinario. Ogni drago ammalato va separato dal gruppo per ridurre il rischio di contagio. Isolare i soggetti ammalati serve anche a diminuire il loro livello di stress, in quanto i pogona sono animali competitivi e i soggetti più forti possono mettere in soggezione i più deboli causando loro uno stato di immunodepressione cronica.

Quarantena

È indispensabile effettuare un periodo di quarantena per ogni nuovo drago barbuto prima che venga messo insieme ad altri soggetti già presenti. Inoltre va accuratamente controllato per verificare se presenta lesioni cutanee.

Igiene e disinfezione adeguate

Una corretta igiene e protocolli di disinfezione adeguati rappresentano i mezzi principali per ridurre il rischio dello sviluppo di questa malattia. Come per tutte le altre malattie infettive, un rettile resiste meglio se riceve una dieta adeguata e se la gestione è corretta (in particolare per quanto riguarda gradiente termico, illuminazione, umidità, nascondigli).

Si deve evitare assolutamente di comprare rettili tenuti in condizioni di sovraffollamento, in particolare se presentano lesioni cutanee o se sono presenti lesioni su altri soggetti presenti nel terrario.

Pericoli per l’uomo

Il fungo che causa la malattia da fungo giallo può crescere solo a temperature inferiori a quella del corpo umano (come è quella dei rettili) e quindi la possibilità di contrarre questa infezione per le persone è bassissima o inesistente. Finora non è mai stata segnalata la malattie da questa specie di fungo nelle persone, tuttavia individui fortemente immunodepressi dovrebbero avere particolari precauzioni di igiene. Tra l’altro, potrebbero contrarre dai rettili altri tipi di comuni agenti patogeni.