Con il termine pseudogravidanza (detta anche falsa gravidanza o pseudociesi) si intendono le alterazioni del comportamento e i segni fisici correlati alla gravidanza in una cagna che in realtà non è gravida.
Dopo 6-12 settimane dalla fine del calore (o estro) nella cagna si verificano dei cambiamenti nei livelli di ormoni (diminuzione del progesterone, lieve aumento degli estrogeni e aumento della prolattina) che inducono i comportamenti e i cambiamenti fisici caratteristici della gravidanza, tra cui lo sviluppo delle mammelle e la produzione di latte. Gli stessi cambiamenti ormonali si verificano anche se la cagna non è rimasta gravida, ma normalmente a livelli molto lievi.
Sintomi
In alcune cagne, per motivi non ancora chiariti, anche se non sono gravide 5 settimane dopo la fine del calore si osservano marcati cambiamenti simili a quelli che si verificano in gravidanza: aumento di volume delle mammelle, produzione di latte, addirittura ingrossamento dell’addome. La cagna si comporta come se avesse una cucciolata, raccogliendo pupazzi o giocattoli e trattandoli come se fossero cuccioli. Può manifestare irrequietezza o aggressività e alterazioni dell’appetito.
In genere, quando una cagna ha manifestato un episodio di pseudogravidanza, la stessa cosa si ripete dopo ciascun ciclo.
La pseudogravidanza è un inconveniente che si può presentare anche nelle cagne che vengono sterilizzate poco dopo il calore, quando il livello di progesterone è ancora alto. La sterilizzazione eseguita durante la pseudogravidanza può prolungarne la durata e andrebbe quindi evitata in questo periodo. Le cagne, infatti, andrebbero sterilizzate attendendo due mesi dalla fine del calore e prima che inizi il calore successivo. Ovviamente, ai fini della prevenzione dei tumori mammari, la sterilizzazione andrebbe eseguita prima del primo calore.
La pseudogravidanza può causare una mastite. Inoltre gli studi clinici hanno dimostrato che le cagne che hanno avuto più di tre episodi di pseudogravidanza hanno un rischio più elevato di sviluppare tumori mammari.
Terapia
Nella maggior parte delle cagne non sterilizzate, dopo il calore non è necessario effettuare alcun trattamento, ma in quelle che presentano mammelle ingrossate e produzione di latte si deve intervenire, per prevenire complicanze come la mastite.
Il prodotto che si usa di solito è la cabergolina, un farmaco che blocca la produzione di prolattina e quindi del latte. È ben tollerata; raramente si osserva vomito ma solo dopo la prima somministrazione.
Si deve inoltre evitare di stimolare, massaggiare o svuotare le mammelle o applicare compresse calde per non stimolare la produzione di latte. Se la cagna tende a leccare le mammelle si può applicare un collare elisabettiano.
Quando i sintomi della pseudogravidanza si sono risolti si può effettuare la sterilizzazione per prevenire ulteriori episodi.