La cornea è la parte anteriore dell’occhio, completamente trasparente. Per la sua posizione è esposta a traumi come graffi e ferite penetranti che possono lederla causano una ferita detta ulcera. L’ulcera corneale è molto dolorosa e si accompagna ad arrossamento della congiuntiva e lacrimazione; l’animale tiene l’occhio chiuso e spesso lo sfrega con la zampa, aggravando il problema.

ulcera

Le cause più comuni di ulcera corneale sono le seguenti:

  • Ferite causate da piante, cespugli, spine.
  • Graffi causati da un altro animale.
  • Autotraumatismo (l’animale ha fastidio all’occhio o alle palpebre per qualche altro problema e finisce per graffiarsi la cornea).
  • Contatto con sostanze irritanti (ad esempio lo shampoo durante il bagno).
  • Lesioni da corpo estraneo (un frammento vegetale, spesso un forasacco, può infilarsi nella congiuntiva e graffiare la cornea).
  • Anomalie congenite delle palpebre o delle ciglia che traumatizzano costantemente la cornea (entropion, distichiasi, ciglia ectopiche).

Le razze brachicefale (es. boxer e pechinese tra i cani, siamese tra i gatti) sono particolarmente predisposte alla formazione di ulcere corneali a causa dei loro occhi sporgenti, più soggetti a traumi.

Ulcera corneale

La presenza di un’ulcera può non essere immediatamente evidente alla visita, soprattutto se è piccola e superficiale, ma la si può mettere in evidenza con un particolare colorante detto fluorescina. La fluorescina scivola via dalla cornea intatta, ma se è presente un’erosione vi si attacca, rendendola ben visibile.

Terapia

L’ulcera corneale è un problema serio, sia perché è molto dolorosa sia perché se non trattata adeguatamente può causare danni permanenti alla vista e addirittura la perdita dell’occhio. Se l’animale presenta un occhio arrossato e dolente e/o lacrima, occorre farlo visitare al più presto.

Per prima cosa il veterinario cerca di capire se la causa dell’ulcera può dipendere da un difetto congenito (in tal caso in genere si manifesta su un animale giovane) o da un corpo estraneo conficcato nell’occhio. È fondamentale escludere quest’ultima eventualità, altrimenti l’ulcera anziché guarire peggiorerà sempre più. Per far ciò in genere si applica all’occhio un collirio anestetico e con una pinzetta si solleva la congiuntiva per verificare che non vi sia nulla al di sotto. Per questi motivi è importante evitare i trattamenti casalinghi facendo controllare l’occhio dolente dal veterinario.

Fatto ciò, occorre trattare l’ulcera con dei farmaci. Poiché la cornea danneggiata può facilmente andare incontro ad infezioni, se non è già infetta, si applica localmente un antibiotico 3-4 volte al giorno, sotto forma di collirio o pomata oftalmica.

Per trattare il dolore che accompagna l’ulcera si applica all’occhio un farmaco a base di atropina. Il dolore per la maggior parte è causato dallo spasmo dell’iride; poiché l’atropina paralizza temporaneamente il muscolo irideo aiuta a controllare il dolore. La pupilla dilatata non è in grado di contrarsi pertanto fino a che sta ricevendo questa terapia è bene che l’animale non sia esposto alla luce intensa, che gli causerebbe disagio. È normale che i gatti salivino profusamente dopo l’applicazione nell’occhio di atropina, perché questa attraverso il dotto lacrimale viene drenata nelle narici e può venire leccata. Il suo gusto amaro infastidisce i gatti, mentre i cani non sembrano farci caso.

In alcuni casi è consigliato applicare un collare elisabettiano per impedire che l’animale sfreghi l’occhio con la zampa fino a che non è guarito.

Nei casi più gravi, si procede a proteggere l’occhio suturando temporaneamente le palpebre.

La terapia va seguita scrupolosamente. Se non trattata, l’ulcera può approfondirsi con diffusione dell’infezione a tutto l’occhio e la perdita della vista.

L’occhio va ricontrollato periodicamente dal veterinario per verificare che stia guarendo. Le ulcere non complicate se trattate adeguatamente guariscono in circa una settimana ma a volte richiedono qualche giorno in più. Se l’ulcera non è guarita dopo due settimane significa che qualcosa non va come dovrebbe e in tal caso sono necessarie ulteriori procedure; può anche essere consigliabile la visita di un oftalmologo veterinario.

Ulcera indolente

A volte l’ulcera non rimpicciolisce, nonostante la terapia adeguata, e poiché non tende alla guarigione viene definita “indolente” (che non significa non dolorosa ma “pigra”, nel senso di pigra a guarire). Ciò può accadere perché l’ulcera è ricoperta da uno strato di tessuto corneale staccato dalla base (una specie di bolla) che impedisce alla lesione di guarire. Per ovviare a ciò si deve procedere con un trattamento che asporti questo strato ripristinando la normale cicatrizzazione.