Nel coniglio, come negli altri mammiferi, è presente un canalicolo, detto dotto nasolacrimale, che drena le lacrime dall’occhio al naso. Il dotto inizia con una piccola apertura, detta punto lacrimale, che si trova nella congiuntiva della palpebra inferiore, vicino al naso. Da qui inizia il dotto che attraverso un percorso tortuoso giunge dentro il naso e scarica le lacrime in eccesso dalla superficie dell’occhio. Se per qualche motivo il dotto o il punto lacrimale si ostruiscono, le lacrime scendono lungo la faccia e la bagnano. Questa lacrimazione anormale viene detta epifora.
Una delle cause di ostruzione del dotto può essere una congiuntivite cronica che provoca la chiusura del punto lacrimale oppure l’accumulo di pus nel dotto, che viene ostruito.

Raffigurazione del percorso del dotto nasolacrimale
L’altra causa, più frequente, è rappresentata da problemi a carico dei denti. Il dotto, infatti, nel suo percorso verso il naso incontra prima le radici dei denti interni della mascella, poi la radice dell’incisivo superiore. Se è presente una malattia dentale che causa un allungamento delle radici dei denti interni o dell’incisivo, il dotto può venire compresso impedendo il deflusso delle lacrime.

Lacrimazione cronica (epifora) in un coniglio con ostruzione del dotto nasolacrimale
L’ostruzione cronica può essere accompagnata da lesioni della cornea quali edema, infiammazione e ulcerazione per il contatto prolungato con il pus. Lo scolo oculare imbratta il pelo e può causare infiammazione, perdita del pelo e ulcerazioni cutanee anche gravi. Questi segni sono a volte poco appariscenti nei conigli che vivono in coppia, quando il compagno pulisce l’occhio del coniglio affetto.
Nelle forme croniche il restringimento o la chiusura del dotto possono essere permanenti e quindi causare una lacrimazione che non può essere risolta.
Nel coniglio che presenta una lacrimazione eccessiva è quindi indispensabile controllare se il dotto è aperto. Questo si effettua instillando nell’occhio un anestetico locale e inserendo una cannula nel punto lacrimale, in modo da effettuare un lavaggio del dotto. Se il dotto è aperto, si osserva che il liquido esce dalla narice. Spesso questo è accompagnato dall’emissione di pus che si era accumulato nel canalicolo. Se si riesce a riaprire il dotto l’epifora si risolve immediatamente e la pelle della faccia guarisce dall’infiammazione.

Incannulazione del dotto. La cannula è stata inserita nel punto lacrimale, dopo aver anestetizzato l'occhio con un collirio anestetico.

Se si riesce ad aprire il dotto, spesso si osserva del pus uscire dalla narice, in precedenza bloccato dentro il dotto nasolacrimale
In caso di epifora il veterinario deve sempre controllare la presenza di eventuali anomalie dentali sia osservando direttamente i denti che effettuando radiografie della testa.
Talvolta è necessario effettuare più lavaggi, a distanza di alcuni giorni, per mantenere il dotto aperto. Nei casi in cui il dotto non possa essere riaperto oppure che continui a chiudersi, occorre mantenere costantemente pulita e asciutta la faccia, per evitare infiammazioni e ulcerazioni della pelle. Le lacrime del coniglio sono particolarmente dense e appiccicose e difficili da rimuovere dal pelo, quando si sono seccate. In alcuni casi può essere utile rasare regolarmente il pelo della faccia per facilitare la pulizia, e applicare una crema protettiva a base di zinco.

Se trascurata, la lacrimazione cronica causa una grave ulcerazione della pelle