La rabbia è una malattia infettiva causata da un virus che può colpire tutti i mammiferi, uomo compreso. Il virus attacca il cervello e il midollo spinale. È una malattia diffusa in quasi tutto il mondo e causa ogni anno decine di migliaia di vittime. Una volta comparsi i sintomi, la rabbia è incurabile e causa la morte, anche nell’uomo, e per questo è una malattia tanto importante. L’Italia al momento è indenne da questa malattia, che fa la sua comparsa di tanto in tanto a livello dell’arco alpino.

Poiché gli animali che hanno la rabbia secernono grandi quantità di virus nella loro saliva, la malattia si trasmette principalmente attraverso il morso di un animale infetto. Si può anche trasmettere attraverso un graffio o quando la saliva infetta entra in contatto con le mucose o con una ferita aperta recente. Il rischio è maggiore negli animali che possono venire a contatto con animali selvatici. La più comune fonte di contagio in Italia sono le volpi selvatiche.

Si presume che il furetto sia molto sensibile al virus della rabbia e capace quindi di contagiarsi e a sua volta trasmettere la malattia. In pratica, è assai improbabile che un furetto domestico abbia la possibilità di contrarre questa malattia, in particolare se vive in appartamento e non viene lasciato libero all’esterno.

I segni clinici nei furetti infettati sperimentalmente comprendono alterazioni del comportamento (ansietà, iperattività, letargia, talvolta aggressività) e paralisi posteriore. La diagnosi di certezza è possibile solo negli animali morti o soppressi e si basa sull’esame del tessuto cerebrale.

Considerate le scarsissime probabilità del furetto di contrarre la rabbia, di norma non viene vaccinato contro questa malattia. Se necessario però l’animale può essere validamente immunizzato utilizzando i vaccini contro la rabbia per cani e gatti. La prima vaccinazione può essere eseguita a tre mesi di età; i richiami successivi si effettuano una volta all’anno. Il furetto è considerato immune 4 settimane dopo la vaccinazione.

La vaccinazione contro la rabbia è obbligatoria nei furetti che devono uscire dai confini nazionali, insieme all’applicazione del microchip e alla compilazione del passaporto sanitario, come per cani e gatti.