Si forma un ascesso quando una ferita (specialmente causata da un morso) guarisce in superficie sigillando l’infezione sottostante, portando alla formazione di una sacca più o meno grande piena di pus, costituto da cellule infiammatorie, tessuto morto e batteri. L’ascesso è accompagnato da dolore, febbre e malessere. Con il passare dei giorni il pus si scava una via di uscita attraverso un’apertura della pelle ed esce all’esterno. Quando la pressione dentro l’ascesso diminuisce per la fuoriuscita di pus spesso la pelle si richiude, portando nuovamente all’accumulo di pus e ad una nuova apertura sulla pelle. Il ciclo si può ripetere per parecchi giorni, oppure l’ascesso può guarire spontaneamente.
Un gatto con un ascesso in genere presenta febbre, debolezza e mancanza di appetito. L’ascesso si manifesta come una zona di gonfiore, di dimensioni variabili (a volte molto grande), in cui la pelle può mostrare perdita di pelo e assottigliamento. A volte sono visibili le cicatrici lasciate dai canini del gatto aggressore che ha provocato l’ascesso con il suo morso. L’ascesso può passare inosservato se è nascosto dal pelo, o essere molto evidente se il gatto ha asportato il pelo sovrastante con il continuo leccamento dovuto al fastidio. Quando l’ascesso si apre si osserva a volte una zona senza pelle sotto la quale si intravede del tessuto rossastro, e tutto intorno il pelo imbrattato di pus maleodorante.
Nel gatto gli ascessi si osservano più spesso su guance, zampe e base della coda, i punti in cui i gatti tendono a mordersi quando si azzuffano.
Voluminoso ascesso sopra la guancia

Ascesso di grandi dimensioni a livello del gomito in un gattino
Terapia
Se un ascesso non si è ancora aperto è necessario inciderlo ( generalmente sotto sedazione) e svuotarlo dal pus, dopo aver rasato con cura la zona per facilitare la pulizia ed evitare che il pelo si imbratti di pus. Successivamente la cavità viene lavata abbondantemente con soluzioni disinfettanti per eliminare i batteri. Ascessi molto grandi e presenti da tempo possono essere ricoperti da una crosta di pelle devitalizzata che va asportata. L’incisione chirurgica non viene suturata (o viene chiusa solo parzialmente per accelerare la guarigione), altrimenti si può riformare il pus all’interno della cavità chiusa. Lasciando aperta la ferita, eventuale pus esce all’esterno e permette alla cavità di richiudersi spontaneamente.
Insieme al trattamento chirurgico è necessario somministrare al gatto un antibiotico per bocca (compresse o sciroppo) per diversi giorni. Se è difficile far assumere al gatto medicine per bocca il veterinario può somministrare un antibiotico iniettabile (Convenia) la cui durata è di due settimane. In questo caso non è necessario somministrare altri antibiotici. Spesso per i primi giorni si somministra anche un analgesico antinfiammatorio, per ridurre il dolore.
A casa si possono applicare alla ferita delle compresse calde (5-10 minuti per una o due volte al giorno) per facilitare la guarigione, se il gatto accetta questo tipo di trattamento. Se possibile, la zona intorno alla ferita va tenuta pulita, sebbene in genere a questo compito ci pensa il gatto stesso con la lingua.
Con un adeguato trattamento e la somministrazione di antibiotici gli ascessi dovrebbero guarire in alcuni giorni (secondo le loro dimensioni). Se si osserva che la ferita non guarisce o lo fa molto lentamente è necessario far ricontrollare il gatto dal veterinario.
Considerazioni importanti
Tramite i morsi i gatti possono trasmettersi due importanti malattie virali, la leucemia felina (FeLV) e la sindrome da immunodeficienza felina (FIV). Per la leucemia felina è disponibile il vaccino, che andrebbe somministrato a tutti i gatti che non vivono esclusivamente in casa. Se un gatto viene morso da un altro gatto andrebbe sottoposto al test per queste malattie virali a distanza di 60 giorni. Un’altra importante misura è la sterilizzazione dei maschi, che limita molto le possibilità di zuffe e quindi di trasmissione di malattie virali tra gatti, oltre che di ferite da morso.