L’infiammazione cronica delle gengive e della mucosa orale (nota come complesso stomatite/gengivite, stomatite plasmacellulare o con nomi ancora più complicati) è un problema comune nei gatti. Purtroppo in molti casi è difficile da curare e frustrante tanto per i proprietari quanto per i veterinari.
Mentre alcuni gatti non manifestano alcun sintomo, a parte l’arrossamento delle gengive, altri ne risentono in modo tanto grave da rendere difficile o impossibile alimentarsi, a causa del dolore. Oltre al dolore sintomi frequenti sono dati da perdita di saliva, alito maleodorante, dimagramento, cambio delle abitudini alimentari (rifiuto del cibo duro e preferenza per quello più tenero), mantello incolto. A volte c’è perdita di sangue dalla bocca.

Infiammazione delle gengive
Si pensa che la causa sia una reazione anormale del sistema immunitario alla placca batterica dei denti. Non si sa perché alcuni gatti reagiscono con una dolorosa infiammazione delle gengive e dei tessuti della bocca e altri non hanno alcun disturbo.
Nella maggior parte dei casi sono coinvolte le gengive dei denti premolari e molari. Nei casi più gravi l’infiammazione si estende alla gengiva di canini e incisivi e ai tessuti più profondi della bocca, i cosiddetti archi palatoglossi (intorno alla gola). La condizione può essere così dolorosa che il gatto urla quando il veterinario cerca di aprire la bocca per esaminarla.
In un gatto con gengivite cronica si deve sempre effettuare il test per la ricerca di due importanti malattie virali, la leucemia felina (FeLV) e la sindrome da immunodeficienza felina (FIV). Queste malattie infatti sono spesso correlate alla gengivite nei gatti.
Molti gatti reagiscono bene alle iniezioni di cortisone ritardo (un prodotto che ha un’efficacia fino a due mesi). Tuttavia, a lungo termine il cortisone può causare importanti effetti collaterali e indurre il diabete. Altri tipi di farmaci immunomodulatori (come la ciclosporina) sono piuttosto costosi e hanno numerosi effetti collaterali (possono danneggiare il midollo osseo, il tessuto che produce le cellule del sangue).
La terapia più efficace consiste nell’estrazione dei denti, di solito tutti i molari e i premolari. Nei casi più gravi vanno estratti anche canini e incisivi. Questo trattamento dà risultati buoni o molto buoni in circa l’80% dei gatti. Prima viene eseguito l’intervento, migliori sono i risultati. In quelli che non presentano un significativo miglioramento si somministrano farmaci che modulano l’infiammazione. In alcuni casi è efficace l’interferone felino.
Anche senza i denti, il gatto può condurre una vita normale; liberarsi dal dolore cronico compensa grandemente la perdita della dentatura. Anche senza denti i gatti riescono ad alimentarsi senza problemi sia di crocchette che di cibo umido.
È importante curare l’igiene orale del gatto, se lo consente, per mantenere in salute denti e gengive e prevenire i problemi di gengivite cronica.