La malattia da graffio di gatto consiste nell’infezione causata da un batterio detto Bartonella henselae, trasmesso tramite le pulci. Quando un gatto infestato da pulci si gratta può raccogliere nelle unghie le feci di pulce. Queste feci contengono il batterio e se il gatto graffia una persona o un altro gatto può trasmettere il batterio causando l’infezione. Mentre la presenza del batterio nei gatti è abbastanza comune, la possibilità di trasmissione della malattia alle persone è piuttosto rara.

malattia graffio gattoLa malattia nelle persone

Se una persona viene graffiata da un gatto le cui pulci ospitano il batterio, nella zona del graffio si può sviluppare una piccola tumefazione detta papula, simile a una puntura di insetto. Dopo 2-3 settimane i linfonodi della zona corrispondente diventano gonfi e dolenti e viene la febbre. Di solito la malattia guarisce da sola, senza bisogno di trattamento.
Il problema può invece essere molto serio per le persone in cui il sistema immunitario non funziona adeguatamente, come nei malati di AIDS o in chi riceve farmaci immunosoppressivi, perché l’infezione si può diffondere agli organi interni.

La malattia e il gatto

Poiché la malattia è trasmessa dalle pulci, sono ovviamente più a rischio di essere portatori i gatti infestati da pulci. Di conseguenza, un adeguato trattamento contro le pulci annulla la possibilità per il gatto di essere infettante.
Per quanto riguarda la possibilità per il gatto stesso di ammalarsi, ciò è possibile anche se raro. La malattia nel gatto può causare sintomi vaghi come febbre, aumento dei linfonodi, dolore muscolare.
Si sospetta anche che i gatti immunodepressi perché infetti con il virus FIV (causa della sindrome da immunodeficienza felina) se sono portatori di Bartonella henselae possano sviluppare un’infiammazione cronica della mucosa della bocca detta stomatite plasmacellulare.
Nel gatto il batterio può essere eliminato utilizzando l’antibiotico azitromicina per tre settimane.

malattia graffio gatto 1Come prevenire l’infezione nelle persone

Le persone a rischio di contrarre dai gatti l’infezione in forma grave sono quelle immunodepresse (ad esempio HIV positive). In questo caso devono adottare gatti in salute e seguire un piano di controllo delle pulci ottimale, concordato con il veterinario. In tutti casi devono consultarsi con il loro medico prima di adottare un animale. Le persone immunodepresse devono evitare di giocare a mani nude con i gatti per evitare di essere accidentalmente graffiate.

In generale, se si viene graffiati da un gatto si deve procedere subito a lavare abbondantemente la ferita con acqua e sapone. Un’altra misura di profilassi consiste nell’impedire al gatto di leccare una ferita aperta in quanto il batterio potrebbe venire trasmesso anche in questo modo.

Non vi sono prove a sostegno dell’utilità di eseguire di routine test, tanto nelle persone che nei gatti, per ricercare la presenza di Bartonella henselae.
Non vi sono nemmeno dati a sostegno della terapia antibiotica profilattica, vale a dire che se una persona è stata graffiata da un gatto, non ha senso somministrare antibiotici preventivamente.

In pratica, per le persone immunocompetenti (con un normale sistema immunitario) è sufficiente utilizzare regolarmente un buon prodotto contro le pulci e applicare un minimo di precauzioni igieniche per non avere problemi con questa malattia, peraltro rara.