La malattia di Newcastle è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce gli uccelli domestici e selvatici in tutto il mondo. Se vengono a contatto con alte cariche virali, possono infettarsi (molto raramente) anche le persone, in cui si verifica una congiuntivite entro 24 ore dall’esposizione. Il virus è endemico nei piccioni selvatici, che fungono da serbatoio della malattia.
La malattia di Newcastle è causata dal un virus (paramyxovirus aviario) che presenta diversi ceppi che possono essere molto virulenti (velogeni), moderatamente virulenti (mesogeni) o a bassa virulenza (lentogeni). I virus lentogeni, a bassa virulenza, sono utilizzati nella produzione dei vaccini.
Sintomi
Nei polli I segni clinici variano a seconda del sistema colpito. Alcuni ceppi virali attaccano il sistema nervoso, altri l’apparato respiratorio o digestivo. I segni più caratteristici della malattia di Newcastle nei polli si manifestano come disfunzioni del sistema nervoso centrale, che consistono in:
- Camminata e movimenti incoordinati (atassia): i polli possono inciampare o camminare in circolo, perdere l’equilibrio e cadere dal posatoio.
- Posizione anomala della testa e del collo, con conseguente inclinazione della testa o torcicollo, tremori della testa.
- Paralisi parziale o completa, unilaterale o bilaterale, delle zampe e delle ali.
- Diarrea, a volte con presenza di sangue.
- Diminuzione della produzione di uova, uova con alterazioni del guscio.
Questi segni clinici non sono sempre presenti. Molti volatili possono mostrare solo segni di debolezza generale e prostrazione. La diarrea emorragica è un segno clinico classico della malattia di Newcastle altamente patogena (viscerale, velogena) nei polli domestici. La gravità della malattia varia notevolmente e dipende da fattori quali: il ceppo del virus, l’età del pollo (i pulcini sono più suscettibili), infezioni concomitanti con altri organismi, lo stress e lo stato immunitario.
Trasmissione
La malattia di Newcastle si diffonde attraverso i volatili infetti, che diffondono il virus con feci, fluidi corporei (come le secrezioni respiratorie di narici, bocca e occhi) e le uova. Quando i volatili si infettano possono diffondere grandi quantità di virus. Di solito tutti i membri del gruppo contraggono il virus entro 2-6 giorni. Gli uccelli acquatici selvatici (anatre e oche) infetti possono mantenere ceppi a bassa virulenza e fungere da serbatoio per altri anatidi selvatici e per altre specie, compresi i polli.
Il virus può sopravvivere per lunghi periodi di tempo al di fuori dell’ospite e può rimanere infettivo per diverse settimane nell’ambiente, soprattutto a basse temperature o quando è protetto da materiale organico (come lettiere, carcasse, acqua, uova e piume). Tuttavia, il virus viene distrutto rapidamente dall’esposizione ai raggi ultravioletti della luce solare.
Periodo di incubazione
Il periodo che intercorre tra l’infezione e la comparsa dei primi segni clinici della malattia è generalmente compreso tra due e sei giorni, ma può arrivare fino a 15-21. Il virus si diffonde rapidamente nel gruppo. Si sono verificati casi di ceppi virali gravi in cui la maggior parte del pollame è morto entro 72 ore dall’infezione senza mostrare alcun segno di malattia.
Diagnosi della malattia di Newcastle
I segni clinici negli animali vivi e le lesioni osservate nei uccelli all’esame autoptico non sono sufficienti per la diagnosi, che richiede il ricorso a esami di laboratorio con la ricerca del virus o degli anticorpi.
Terapia
Non esiste una terapia, se non le generiche misure di sostegno. La mortalità è in genere bassa negli adulti ma può essere elevata per alcuni ceppi virali.