È una malattia infettiva degli uccelli causata da un parassita microscopico, il protozoo flagellato Trichomonas gallinae. La malattia è estremamente comune nei piccioni domestici e selvatici e nelle tortore (circa l’80-90% sono portatori). I polli di solito si infettano condividendo una fonte di acqua o di cibo con piccioni e tortore domestici o selvatici. T. gallinae può rimanere infettivo per almeno 5 giorni in granaglie umide e da 20 minuti a diverse ore nell’acqua.
Segni clinici
La tricomoniasi causa lo sviluppo di lesioni all’interno della cavità orale e dell’esofago sotto forma di placche caseose bianche o gialle nella cavità orale. Man mano che la malattia progredisce e le lesioni aumentano di dimensioni, spesso iniziano a interferire con la capacità del pollo di ingerire cibo e acqua; ne conseguono dimagramento e morte. Nei casi più gravi, le lesioni che si sviluppano nell’esofago e nel cavo orale possono diventare così grandi da bloccarne completamente l’apertura, causando il soffocamento.
Diagnosi
La diagnosi di tricomoniasi si effettua osservando le lesioni del cavo orale. Prelevando da queste del materiale da osservare direttamente al microscopio si possono osservare i parassiti mentre sono ancora vivi e identificarli grazie ai loro caratteristici movimenti.
Terapia della tricomoniasi
La terapia consiste nella somministrazione di uno specifico antibiotico. Le placche nella cavità orale possono essere rimosse delicatamente, ma nei casi avanzati tendono a sanguinare abbondantemente.
Prevenzione
La prevenzione si effettua impedendo ai piccioni e alla tortore selvatici di accedere a cibo e acqua dei polli.