Alcune specie di animali e di piante introdotte in Italia (e in altri Paesi) si sono insediate in natura in modo più o meno diffuso rappresentando un pericolo per l’ambiente (fauna e flora). Per tutelare le specie autoctone è stato emesso un regolamento per gestire questo problema, proibendo l’introduzione, il possesso e la liberazione di queste specie.
Il 14 febbraio 2018 è entrato in vigore un decreto legislativo che stabilisce le norme che riguardano il controllo delle specie invasive. Per chi detiene questi animali senza aver fatto regolare denuncia di possesso entro i termini (13 agosto 2018) sono previste sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, penali.
Per quanto riguarda le specie di animali in Italia quelli tenuti come pet elencati tra le specie invasive sono i seguenti:
- Scoiattolo di Pallas (Callosciurus erythraeus)
- Procione (Procyon lotor)
- Scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis)
- Tamia siberiano (Tamias sibiricus)
- Testuggine palustre americana (Trachemys scripta)
- Rana toro americana (Lithobates (Rana) catesbeianus)
Chi già possiede animali di queste specie può continuare a detenerli, a condizione che ne abbia denunciato il possesso al Ministero dell’Ambiente e che garantisca di custodirli per tutta la loro vita, evitando la fuga, la riproduzione, la cessione e la liberazione in natura.
I termini per la denuncia di possesso sono ormai chiusi e non vi è modo di regolarizzare animali detenuti senza che siano stati a suo tempo denunciati.
Maggiori informazioni si possono trovare sul sito http://www.specieinvasive.it in cui vi è la lista completa delle specie invasive con relative schede: http://www.specieinvasive.it/index.php/it/specie-di-rilevanza-unionale/specie-di-rilevanza-unionale-2