Se si vuol far accettare una dieta casalinga bilanciata o una dieta in pellet a dei pappagalli abituati ad alimentarsi di soli semi si incontrano spesso delle grosse difficoltà, legate al fatto che questi animali sono abitudinari, e non accettano facilmente nuovi tipi di cibo. Spesso un alimento viene inizialmente rifiutato non perché non piace, ma perché non viene riconosciuto come cibo.

Ci sono varie strategie da provare, fin che se ne trova una che funziona. E’ importante essere costanti e non rinunciare alle prime difficoltà. A volte occorrono parecchi mesi per ottenere dei risultati. I benefici di una dieta sana ed equilibrata valgono gli sforzi profusi e lo spreco di cibo, consentendo al pappagallo di vivere più a lungo e più sano.

  • Ridurre la quota di semi. Si deve calcolare con la maggior accuratezza possibile la quantità di semi effettivamente consumati nella giornata, e lasciarne a disposizione ogni giorno solo la metà. In questo modo il pappagallo non morirà di inedia, ma la fame dovrebbe spingerlo a cercare e provare altre fonti di cibo. In questo caso si deve osservare con attenzione il comportamento del pappagallo e la quota di alimento complessivamente consumato, per evitare che cali troppo di peso.
  • Mescolare una parte di semi e una parte di alimento nuovo (pellet commerciale o vegetali a pezzettini), aggiungere acqua calda quanto basta a far aderire i vari elementi tra loro e formare delle polpettine, in modo che per arrivare ai semi il pappagallo sia costretto a prendere nel becco il cibo nuovo. Gradualmente si riduce la percentuale di semi.
  • Mangiare di fronte al pappagallo, e offrirgli in mano dei pezzettini di cibo, sperando che per curiosità li accetti. Molti pappagalli vogliono provare tutto quello che vedono mangiare dai loro proprietari.
  • Ricoprire i semi con il nuovo alimento, in modo che il pappagallo sia costretto a prenderlo con il becco per arrivare ai semi, e che con il tempo si abitui al nuovo sapore e lo accetti.
  • Appendere pezzi di pasta, verdure e frutta alla gabbia e ai giochi della gabbia, in modo che il pappagallo in qualche modo vi si interessi.
  • Continuare a offrire il nuovo cibo nelle mangiatoie insieme ai semi, sperando che prima o poi si decida ad assaggiarlo.
  • I pappagalli mangiano soprattutto di mattino e di sera. Alimentarli solo in questi momenti, offrendo prima il nuovo alimento, e solo dopo un po’, se non è accettato, i soliti semi.
  • Dare al nuovo alimento un diverso formato. Ad esempio, se una fetta di mela appesa alla gabbia viene rifiutata, la stessa mela tagliata a pezzetti e messa nella ciotola del cibo può venire accettata. Se la carota intera non viene mangiata, il pappagallo può gradire la carota grattatuggiata o delle fettine di carota cotta.
  • Cambiare ambiente al pappagallo. A volte è sufficiente alimentarlo fuori dalla sua gabbia, in una zona in cui gli piace stare, per spingerlo a provare nuovi alimenti. A volte è efficace ospitare il volatile in una nuova casa, lontano dal proprietario, per fargli cambiare abitudini. Ovviamente chi si prende cura del pappagallo deve sapere bene come nutrirlo e come trattarlo.

In ogni caso i recipienti abituali del cibo non devono essere cambiati, e non si deve sostituire improvvisamente in modo completo la dieta, per evitare un digiuno che sarebbe molto nocivo (anche dopo sole 12 ore) a causa del rapido metabolismo di questi animali. Se il pappagallo è ammalato il vecchio alimento deve sempre essere presente in quantità sufficiente, in quanto un cambio brusco è stressante.