allevamento a mano pappagalli

Nei pappagalli tenuti in cattività come pet sono una condizione piuttosto comune i problemi comportamentali correlati allo stress, anche se in genere i proprietari non sono in grado di identificarli come tali. Animali che sono domestici a tutti gli effetti, come i cani o le galline, sono stati selezionati da millenni e hanno adattato la loro fisiologia alla vita domestica e alla convivenza con le persone. I pappagalli, invece, sono rimasti sostanzialmente animali selvatici, anche se addomesticati. E come tali mantengono invariato il loro repertorio di comportamenti e di risposte innate, che non sono affatto diversi da quelli dei loro cugini che vivono nelle foreste.

Anche le condizioni in cui sono tenuti i pappagalli pet sono molto diverse da quelle naturali. I pappagalli selvatici vivono in grandi gruppi, in cui trovano compagnia e sicurezza. Formano coppie stabili con un forte legame, si riproducono e allevano i piccoli. Passano molto tempo in cerca di cibo e sono liberi di volare. I pappagalli pet sono quasi sempre tenuti da soli, rinchiusi in gabbia senza possibilità di fare esercizio, con un’alimentazione noiosamente sempre disponibile in un unico punto, anche se raramente completa e salutare, impossibilitati a formare una coppia e  a riprodursi. Spesso si legano morbosamente a una persona e quando questa non è presente, ne soffrono.

C’è un altro fattore che contribuisce al malessere psicologico dei pappagalli pet, un fattore che solo negli ultimi anni ha iniziato ad essere identificato negativamente: l’allevamento a mano. Per rendere i pappagalli docili è abitudine degli allevatori togliere le uova dal nido e metterle in incubatrice o togliere i piccoli dal nido alla nascita e allevarli artificialmente (un altro motivo è di affrettare la deposizione di una nuova covata, per ottenere rapidamente altri piccoli). Questa situazione è fortemente innaturale e toglie al pulcino tutte le attenzione e gli insegnamenti che i genitori riservano alla prole. In natura i piccoli vengono amorosamente allevati dai due genitori, che li curano e li seguono fino anche a due anni di età. I giovani pappagalli imparano da loro le abilità sociali (cioè come comportarsi da pappagallo), a sfuggire ai predatori, a volare, a trovare il cibo, persino a curarsi il piumaggio. Con l’aiuto e la vigilanza dei genitori imparano a diventare sicuri di sé e indipendenti, per poter poi formare una nuova famiglia.

I pappagalli allevati artificialmente dall’uomo non hanno nemmeno lontanamente lo stesso livello di cure e attenzioni e restano imprintati da una specie, quella umana, che non ha niente a che fare con loro. Da adulti non riconoscono neppure un altro pappagallo della loro specie come un consimile e tanto meno come partner. In pratica, non imparano come si fa ad essere pappagalli, restano insicuri e sono soggetti a sviluppare problemi comportamentali. Tra i più frequenti, gridare eccessivamente, aggressività, strappamento delle penne, automutilazione, comportamento sessuale rivolto verso le persone.

autodeplumazione

In cuccioli e gattini è riconosciuto il danno causato dalla separazione precoce dalla madre che impedisce loro di imparare il normale repertorio comportamentale della specie. Si è tardato troppo a riconoscere questi stessi danni anche nei pappagalli. Ma mentre per cani e gatti è considerato inaccettabile toglierli troppo presto alla madre, nei pappagalli è considerata ancora una pratica normale. Oltretutto, genitori attenti e amorevoli come sono, i pappagalli soffrono molto per la perdita dei piccoli. In realtà, i pappagalli diventerebbero pet molto migliori ed equilibrati se potessero essere allevati in modo naturale dai loro genitori. Sarebbe sufficiente che l’allevatore li manipolasse regolarmente, in modo da abituarli al contatto umano.

In alcuni casi gli allevatori affidano il compito di allevare a mano i piccoli ai nuovi proprietari, che nella maggior pare dei casi sono del tutto inesperti, aggiungendo problemi di natura medica a quelli che questa pratica già comporta, come infezioni, stasi e costipazione del gozzo, ustioni.

In Olanda è in vigore la legge che proibisce l’allevamento a mano dei pappagalli, che devono restare con i genitori fino a che non siano completamente svezzati quindi in grado di nutrirsi da soli, anche se è ammessa esplicitamente la loro manipolazione per abituarli al contatto umano. È auspicabile che questa legge venga adottata anche in tutte le altre nazioni. L’allevamento a mano può essere considerato una pratica crudele verso i genitori, che si vedono portar via la prole, e dannosa verso i piccoli, che diventeranno facilmente animali stressati e nevrotici.