Piombo e zinco sono due metalli che causano frequenti intossicazioni nei pappagalli. Si possono trovare in diversi oggetti della casa (stucchi, vernici, coloranti, piccoli oggetti) che possono essere ingeriti o masticati dai pappagalli liberi di girare per la casa, o nel caso dello zinco, nelle gabbie nuove. Anche molti giocattoli specificatamente in vendita per i pappagalli possono contenere questi metalli tossici, o essere verniciati con sostanze tossiche.

I sintomi comprendono malessere, mancanza di appetito, rigurgito e vomito, urinazione eccessiva, tremori e infine morte. In alcune specie, come amazzoni e cenerini, si può osservare presenza di sangue nell’urina nel caso del piombo.

La diagnosi è confermata se il proprietario ha assistito all’ingestione di un oggetto di piombo o zinco, o se risulta che il pappagallo vive in una gabbia zincata nuova. La radiografia può permettere di rilevare nell’apparato digerente oggetti o frammenti di metallo, ma la loro assenza non esclude l’intossicazione. È possibile confermare la diagnosi con un esame del sangue che rileva la quantità di piombo o zinco nel sangue.

La terapia consiste nel somministrare, per bocca o per iniezione, prodotti che legano i metalli e ne permettono l’eliminazione. In alcuni casi si possono anche somministrare lassativi per facilitare l’eliminazione delle particelle metalliche.

È importantissima la prevenzione, impedendo al pappagallo di venire a contatto con gli oggetti potenzialmente pericolosi contenenti questi metalli.

Radiografia di un’amazzone che ha ingerito frammenti metallici